Nato a Mazara del vallo il 07/05/1954, si Laurea in scienza agrarie a Palermo a marzo 1979. Primo studente agronomo in Italia che ha l’intuizione di potere coltivare anche il mare oltre la terra. Negli anni settanta acquacoltura in Italia era considerata fantascienza. Nessuna facoltà universitaria aveva programmi per essa. Qualche lavoro scientifico si trovava qua e là fra gli istituti di biologia marina, in America ed in Giappone erano decisamente avanti. Però c’erano in Italia gruppi privati che si stavano muovendo in tal senso, con lavori e saperi privati di difficile accesso. Grazie all’aiuto di un parente, scienziato e apprezzato docente universitario, fu iniziato al metodo della ricerca scientifica. Da questa persona impara il metodo della ricerca ed a studiare in modo superiore. La tesi ebbe grande eco nell’ambiente universitario e ricevette importante proposte da gruppi di potere di cui ignorava l’esistenza. Scoperto cosa si nasconde dietro certi ambienti, all’età di venticinque anni, con solo una idea in mano, era difficile andare avanti, senza mezzi, ne protezioni adeguate nell’università.
Cosi decide di abbandonare tutto e a cominciare ad insegnare a Torino negli istituti superiori.
A Torino scopre che un laureato diventa automaticamente un insegnante.
Questa cosa gli sembra troppo facile.
Cominciando ad insegnare a Torino dal 1979 negli istituti superiori statali, si rende conto che insegnare non è insegnare una disciplina con uno stipendio modesto, ma l’insegnamento è una professione con degli strumenti che apre ad una meravigliosa condizione umana di relazioni con gli allievi, di cui la maggior parte degli insegnanti ne ignora l’esistenza.
Umanamente coinvolto nell’insegnamento per il rispetto degli allievi s’interessa a studiare le tematiche della tecnica della professione.
Curioso ed interessato alla ricerca di nuove vie, nella città di Don Bosco, viene a contatto con una esperienza psicoanalitica di tipo lacaniana impersonata in Italia da un personaggio a sua impressione di altissimo livello, Armando Verdiglione. Persona purtroppo molto controversa che viene, pochissimi anni dopo, inutilmente abbattuta culturalmente facendo perdere all’Italia una grande possibilità intellettuale di prestigio e d’innovazione.
Un’altra voce nel deserto che inquieta i potenti.
Grazie alla cultura psicoanalitica, scopre il mondo della pratica terapeutica.
Questo fecondo incontro, pieno di stimoli e strumenti lo aiutano ad affrontare l’insegnamento con altri punti di vista
Con i suoi allievi, per ‘altro quattordicenni, comincia una fase d’innovazione didattica, con la collaborazione di alcune famiglie, essendo un istituto agrario alle porte di Torino, riceve in uso un pezzo di terreno agricolo da coltivare con la classe, in concomitanza a ciò arriva sul mercato il mitico Commodore 64, che apre la strada al personal computer, acquistando due Commodore 64 con un suo allievo impara a programmare in Basic, a sviluppare algoritmi e scrivere un software per la didattica, con l’aiuto delle famiglie che regalano 4 televisori in bianco e nero da mettere in rete in classe, sviluppa in Italia una classe informatizzata per la didattica del nuovo millennio, era il lontano 1984. Il quel periodo una calcolatrice era considerata in classe una risorsa.
Questa attività non viene vista di buon occhio e l’anno successivo riceve dal preside della scuola, appoggiato dal collegio docenti di più 150 colleghi laureati, una lettera dove lo intimava a togliere dalla classe i computer e le attrezzature ed a sospendere tutte le attività innovative perché erano considerate attività educative private non facente parte dei programmi scolastici. Nell’85 si era in pieno medioevo culturale.
Dopo questa lettera sospende lo sviluppo di software didattico e con il suo allievo di 16 anni allora divenuto esperto programmatore si rivolge al mercato è nasce importante ed ancora operativa azienda informatica, con numeri da 6 zeri.
Dopo 2 anni nel 87 decide di abbandonare l’insegnamento e dedicarsi all’azienda informatica.
Torino, come tutti sanno, è una città ricca di circoli culturali e di ricerca spirituale, conclusa l’esperienza con la psicanalisi di Verdiglione, viene a contatto con questi ambienti e comincia ad approfondire comunicazione, ipnosi, altre psicoanalisi, Kinesiologia, Brain Gym, sciamanesimo di molte tradizioni (Mussulmane, Africane, Brasiliane, Cubane, Indiane del Nord America, Siberiane), Medicina Cinese, Yoga, Qi gong, Osho, Costellazione familiare, Biodanza ecc.
Nel 1993 inizia la crisi, si rende conto che tutti possono vendere computer, ma lo scopo della sua vita non poteva finire come un abbondante commerciante.
Gli mancavano gli allievi o meglio le persone.
Quindi che fare?
Lascia l’azienda all’allievo socio e comincia un periodo di riflessione.
Prendersi un’altra laurea, magari in psicologia per tranquillizzare molti?
Il punto fondamentale era come conciliare la visione naturalistica costruita sul rispetto alle esigenze e condizioni naturali per piante ed animali degli studi della facoltà di agraria, con l’insanabile conflitto umano della psicodinamica proposta dalla facoltà di psicologia per giunta presentata come problema sanitario.
La psicologia si occupa della mente umana, ma l’essere umano non è solo una mente umana con un corpo talaltro transitoria e senza valore.
L’essere umano è natura e cultura, nonostante lo scetticismo di Freud, la conciliazione di Jung e la grandiosa soluzione di Wilhelm Reich.
È possibile allevare piante, animali e umani con il rispetto per tutti?
La soluzione arriva nel 1996 incontrando la formazione post laurea del Pedagogista clinico, una formazione accademica e scientifica di aiuto alla persona pensata nella sua interezza e globalità (quindi non medicina alternativa).
Finalmente una visione pragmatica, euristica, empirica e sperimentale senza maestri ed ideologie, con l’unico riferimento l’epistemologia o meglio la filosofia della scienza.
Nel 1996 inizia la formazione a Firenze, all’Istituto Superiore di formazione aggiornamento e ricerca post laurea ISFAR Istituto Internazionale di Pedagogia Clinica per il Master di Pedagogia Clinica.
Nel 1999 inizia la professione di Pedagogista clinico.
Attualmente oltre alle sessioni individuali d’aiuto alla persona scrive e conduce seminari di crescita personale in tutta Italia.
Seminari realizzati:
Immagini dal profondo – Percorso psicoanalitico dell’immaginifico archetipico.
Atelier Uscire dal comfort zone – Percorso per la liberazione emotiva
Laboratorio d’introduzione alla Fisica quantistica nella vita quotidiana – Percorso d’ apertura alle nuove frontiere filosofiche della società
Atelier La guarigione quantica della ferita del bambino Interiore – Percorso per liberarsi dalle cinque ferite del bambino interiore
Rigenerazione Quantica- Percorso per il confronto con le energie sottili e campo morfico
Il piacere che guarisce – Accademia del Metodo del benessere Psicofisico per
l’auto guarigione individuale.